Il morso inverso: problematica ortodontica nel periodo di crescita del bambino

Tra le problematiche ortodontiche ed ortopediche più importanti che si possono avere nel periodo di crescita del bambino, si riscontrano le varie tipologie di inversione del morso. Morso inverso, terza classe, morso incrociato, cross-bite, contrazioni mono e bilaterali del palato, sono tutte forme di morso inverso.

Per morso inverso si intende una malocclusione nella quale i denti dell’arcata inferiore sopravanzano quelli dell’arcata superiore quando il soggetto stringe i denti. Questa situazione può essere di natura scheletrica, quando l’osso mascellare superiore, risulta meno sviluppato dell’osso mascellare inferiore, oppure quando quest’ultimo è più sviluppato di quello superiore o ancora quando ambedue le situazioni coesistono.

Il morso inverso o terza classe, può essere anche di natura funzionale, quando pur avendo ossa mascellari nella norma, si riscontra un fattore che induce l’arcata inferiore a sopravanzare quella superiore nella fase di chiusura dei denti. Spesso questi fattori sono legati ad uno o più denti che se mal posizionati nella eruzione, risultano responsabili dello spostamento errato della mandibola, nella fase di chiusura. Anche il cross-bite il morso incrociato è sostanzialmente determinato da le suddette ragioni, anche se più sovente, risulta ad essere legato a fattori funzionali più che anatomici.

Queste malocclusioni devono essere corrette più precocemente possibile dopo la loro evidenza. Questo perché rappresentano delle situazioni deformanti per le ossa mascellari. Ovvero: i vizi che deviano o spostano la mandibola nella fase di chiusura in una posizione sbagliata, si comportano come apparecchi ortopedici al contrario…. Pertanto devono essere eliminati precocemente. L’età ideale per sottoporre il bimbo ad una prima valutazione ortopedico-ortodontica, è 8 anni. Tuttavia proprio per queste tipologie di malocclusione si può e in taluni casi si deve, intervenire anche prima, ovvero dai 5 anni. Ovviamente la complessità dell’approccio in funzione del problema riscontrato e dei fattori generali uno su tutti la collaborazione del bimbo, saranno discriminanti sui modi e tempi di intervento.

Per quanto concerne il tipo di apparecchio da utilizzare, va ovviamente valutata la problematica poiché possono essere utilizzati sia supporti fissi che mobili. Personalmente prediligo i miei apparecchi DENTIKID notturni e funzionali che essendo costruiti in silicone, risultano meno invasivi e ben tollerati dal bambino. Certamente non tutti i casi possono essere trattati nello stesso modo e con gli stessi apparecchi. Pertanto consiglio di NON aspettare MAI oltre gli 8 anni, per una prima valutazione e se vi fossero sospetti morso inverso o incrociato, consiglio di valutare il bimbo anche prima.

A cura del dott. Claudio Zambelli